
LE PROPRIETÀ BENEFICHE DEL CAFFÈ SULLA SALUTE E SULL’UMORE
Il caffè è senza dubbio la bevanda più amata e bevuta al mondo. Un rito, individuale e collettivo, un modo per staccare dalle attività quotidiane, ma anche per stare in compagnia, da condividere con le persone più care, davanti alle quali passare momenti di piacere e di relax.
Ma il caffè anche delle proprietà benefiche che forse non conosci. Proviamo a capirne un po’ di più.
- È ricco di proprietà antiossidanti, fondamentali per contrastare l’invecchiamento. Tra l’altro gli antiossidanti presenti nel caffè vengono assorbiti dall’organismo in modo molto più semplice che da altri alimenti.
- Secondo alcuni studi svolgerebbe una funzione antitumorale in diverse patologie. In particolare ridurrebbe il rischio di insorgenza dei tumori alla prostata, al fegato e al colon-retto.
- La caffeina svolgerebbe il ruolo di antidepressivo. Infatti alcuni studi evidenziano come il consumo abituale di caffè aiuterebbe a ridurre il rischio di depressione (in particolare nelle donne) e ridurrebbe in modo significativo il rischio di suicidio (del 50%).
- Ma la caffeina svolge un ruolo importante anche per la prevenzione di altre patologie: il declino cerebrale, il morbo di Parkinson (fino al 60% di riduzione del rischio) e il morbo di Alzheimer (fino al 65%).
- Tre tazze di caffè al giorno riducono il rischio di morte per malattie cardiovascolari, coronariche e ictus. Inoltre la caffeina combatte il rischio di esposizione all’infarto del miocardio, al diabete di tipo 2, alle malattie epatiche e alla cirrosi.
- Il caffè aumenta il livello energetico dell’organismo. La caffeina infatti blocca un neurotrasmettitore inibitore, l’adenosina, e stimola la produzione di norepinefrina e la dopamina, che migliorano la memoria, l’umore, l’energia e l’attività cognitiva.
- La caffeina aumenta i livelli di adrenalina, permettendo un miglioramento delle prestazioni fisiche che gli esperti considerano nella misura del 12%.
Insomma, il caffè fa bene, ma non bisogna mai abusarne: se assunto in quantità eccessive, l’effetto tonico e stimolatorio che svolge sulla funzionalità cardiaca e cerebrale può sfociare in tachicardia, sbalzi pressori e altre patologie.